Premessa
Con il metodo si determina il ph
dell’estratto acquoso (non filtrato) di una carta; l’estrazione può
essere fatta a freddo (a temperatura ambiente) oppure a caldo
(all’ebollizione). Nel presente metodo si descrivono le
determinazioni sull’estratto ottenuto a caldo, con l’avvertenza
che sul risultato influiscono fenomeni di idrolisi dovuti alla
temperatura elevata; il procedimento per estrazione a freddo è
descritto nel metodo (determinazione
del ph di un estratto acquoso della carta e del cartone).
Per mezzo di questo metodo si ottiene il valore medio complessivo
della carta in tutto il suo spessore. Se invece interessa il ph dello
strato più esterno di un foglio di carta, è preferibile operare
secondo il metodo (determinazione del ph superficiale della carta e
del cartone).
Oggetto e campo
di applicazione
Il presente metodo
descrive l’apparecchiatura e il procedimento per determinare il ph
di un estratto acquoso della carta e del cartone dopo estrazione a
caldo.
Esso può essere
applicato a tutti i tipi di carta e cartone, tranne il caso in cui
interessi il ph superficiale.
Principio
Si immerge la carta
in una quantità stabilita di acqua e si porta all’ebollizione per 1
ora. Si raffredda a temperatura ambiente e si determina il ph della
sospensione.
Apparecchiatura
e reagenti
Phmetro che, in
unione con un elettrodo di vetro e un elettrodo di riferimento a
calomelano, permetta di misurare il ph con la precisione di 0,1 unità.
L’apparecchio deve essere munito di dispositivo per la compensazione
della temperatura.
Bevute o matracci
della capacità di 150 o 200 ml di vetro chimicamente inerte. Essi
sono muniti di compensatore a ricadere, in vetro della stessa qualità
e preferibilmente raffreddato con acqua. Il recipiente e il
condensatore sono collegati con un giunto smerigliato.
Bicchieri da 150 o
200 ml, di vetro o di materia plastica chimicamente inerti.
Acqua distillata o
demonizzata. Deve avere un ph compreso fra 5,9 e 7,3 e non deve
contenere impurità alcaline, la cui presenza può essere accertata
facendo bollire l’acqua per alcuni minuti, raffreddandola e
misurandone il ph; questo non deve essere maggiore di 7,3.
Campionamento
preparazione delle provette
Il campionamento
deve essere fatto secondo il metodo (campionamento della carta e del
cartone per le prove).
Per la preparazione
delle provette, si devono usare porzioni del campione che siano
intatte e si deve pure evitare nel modo più accurato di toccare con
le dita la parte che sarà poi sottoposta a misura.
Si taglia la carta
in pezzetti aventi area di circa 1/2 cm2, rimescolandoli
accuratamente. Se lo spessore del foglio è maggiore di 0,3 mm, si
deve suddividerlo in pezzi aventi spessore minore. Per uniformare
l’umidità, si mette il campione cosi ottenuto in un recipiente a
chiusura ermetica, lasciandovelo per alcune ore.
Si determina il
contenuto secco in stufa del campione secondo il metodo
(determinazione dell’umidità di lotti di carte e cartone). Metodo
per essiccamento in stufa.
Procedimento
Si pesano 2 g =
0,02 g, riferiti al secco in stufa, di carta tal quale.
Si introduce la
provetta nella bevuta o matraccio di estrazione e si aggiungono 100 ml
di acqua distillata o demonizzata, preriscaldata a 90° C– 100° C
Si applica il
condensatore a ricadere, si agita e si fa bollire moderatamente per 1
ora.
Determina
l’estrazione, si raffredda il più rapidamente possibile fino a 20°
C– 25° C, per esempio sotto acqua corrente, senza togliere il
condensatore.
Si travasa la
sospensione in un bicchiere da 150 – 200 ml e, dopo aver accertato
che la sua temperatura sia compresa fra 20°C e 25°C, se ne determina
immediatamente il ph, servendosi di un phmetro previamente verificato
secondo le prescrizioni.
Dopo ogni misura,
si lavano gli elettrodi con acqua distillata; fra una serie di misure
e l’altra, si immergono gli elettrodi in un bicchierino contenente
acqua distillata.
Numero delle
determinazioni ed espressione dei risultati
Si eseguono due
determinazioni su due provette tratte dallo stesso campione. I
risultati, approssimati a meno di 0,1 unità di ph, non devono
differire per più di 0,2 unità; in caso contrario, si ripete la
determinazione su altre due provette. Si fa la media dei risultati
ottenuti.
Resoconto della
prova
Il resoconto di
prova deve riportare:
- La media delle
misure, approssimata a meno di 0,1 unità di ph, e l’escursione
delle stesse, se sono state eseguite più di due prove.
- Le modalità
esecutive che si scostano da quelle prescritte in questo metodo.
Verifica
dell’apparecchio
Il phmetro deve
essere verificato periodicamente con una o più soluzioni del
commercio, che coprano il campo di misura previsto, in un ambito di =
2 unità di ph rispetto a quello estratto. Se non è possibile variare
la taratura dell’apparecchio, si prepara un diagramma di correzione
per i valori letti sulla scala.
Per
eliminare le tracce di soluzione tampone rimaste aderenti al vetro
degli elettrodi, è necessario immergere questi brevemente in acido
cloridrico molto diluito (100 ml di acqua, distillata più 5 gocce di
acido cloridrico concentrato), lavando poi a fondo con acqua
distillata. Se vi è tempo disponibile, si lasciano immersi gli
elettrodi per 12-20 minuti in acqua distillata.
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