(metodo
con apparecchio I.G.T.)
Durante la stampa
in tipografia o in offset, può avvenire che la superficie della carta
o del cartone presenti una resistenza insufficiente alle
sollecitazioni agenti su essa al momento in cui avviene la separazione
della forma di stampa dal foglio e dovute al tiro dell’inchiostro.
Questo provoca, in tal caso, il sollevamento o il distacco di parti
superficiali del foglio e ne risulta una stampa difettosa.
L’inconveniente può essere riprodotto in laboratorio per mezzo di
apparecchi di stampabilità che operano a velocità crescente, con
idonei inchiostri di prova. Infatti il tiro dell’inchiostro aumenta
progressivamente all’aumentare della velocità della stampa; la
velocità alla quale, per un dato inchiostro, si manifestano i
fenomeni prima menzionati, è una misura della resistenza della carta
a tale tipo di sollecitazione.
Oggetto e campo di
applicazione:
Nel presente metodo si prescrivono l’apparecchiatura, i materiali e
le modalità di prova per
la determinazione dello strappo superficiale della carta e del
cartone, servendosi dell’apparecchio di stampabilità I.G.T.
Il metodo si applica alle carte ed ai cartoni destinati alla stampa in
tipografia ed in offset.
Definizione:
Strappo superficiale di una carta o di un cartone. E’
l’alterazione che si manifesta alla superficie di una carta o di un
cartone durante la stampa quando, al momento in cui l’inchiostro si
stacca dal foglio, l’adesione fra l’inchiostro e la superficie del
foglio maggiore della coesione fra gli strati superficiali della carta
o del cartone. Si distinguono: lo strappo per vescicazione,quando, in
singoli punti, lo strato più esterno del foglio si separa da quelli
più interni, formando una piccola vescica; lo strappo di fibre
quando, nella carta e nei cartoni non patinati, singole fibre o
aggregati di fibre si sollevano o si distaccano dal foglio; lo strappo
di patina quando, nelle carta e nei cartoni patinati, avviene un
fenomeno analogo per particelle o frammenti di patina; lo stappo del
supporto quando, sempre nelle carte o nei cartoni patinati, lo strappo
avviene all’interno del supporto; lo strappo per delaminazione,quando
si ha l’asportazione di parte della superficie dal foglio, che si
scinde in due.
Principio:
Si stampa sull’apparecchio I.G.T. una striscia di carta o di cartone
con un olio standard I.G.T. oppure con un idoneo inchiostro di prova,
operando a velocità crescente fino ad un valore tale che avvenga lo
stappo superficiale. Si risale alla velocità di stampa esistente nel
punto dello strappo; questa velocità,oppure il prodotto di esso per
la vescosità dell’olio usato, è una misura della resistenza allo
strappo superficiale della carta o del cartone.
Apparecchiatura e
materiali:
Micropipetta: E’ costituita in modo da dosare, con la precisione
di 0,01 cm3, la necessaria quantità di olio o di
inchiostro sull’unità di inchiostrazione. La capacità della
micropipetta è di 2 cm3.
Unità di inchiostrazione I.G.T.: è costituita da due sezioni,
ognuna delle quali comprende due cilindri metallici girevoli, uno
comandato e uno folle, dotato di un movimento di traslazione, sui
quali poggia un rullo macinatore di resina poliuretanica. Il movimento
dei due cilindri e del rullo macinatore permette di distribuire sulle
loro superfici uno strato uniforme di olio o di inchiostro, il cui
spessore è determinato dalla quantità di liquido applicata
all’apparecchio. Sul rullo macinatore si poggia la rotella
inchiostratrice, che gira con esso e si ricopre di uno stato uniforme
di olio o di inchiostro.
Unità di stampa I.G.T.: E’ realizzata in più
modelli, analoghi per funzionamento, ma diversi nelle modalità
costruttive. Il modello cui si riferisce il presente metodo è
denominato A1 ed è azionato a velocità crescente per gravità o con
un dispositivo di accelerazione a molla. Esso consta delle seguenti
parti principali:
Settore circolare: ha uno sviluppo di 150°, un raggio di85 mm
ed un rivestimento di telo gommato o di un’insieme di strisce di
carta standard; questi rivestimenti devono avere lo spessore di 15 mm
= 0,1 mm. Questo settore circolare è solidale con un pendolo il
quale, per azione della forza di gravità, lo fa ruotare verso il
basso con la velocità crescente da zero fino a un valore massimo che,
in presenza della rotella inchiostratrice, si aggira sui 110 cm/s. Il
rivestimento viene opportunamente teso per mezzo di un dispositivo.
Morsetto: Con esso si assicura la striscia di prova ad
un’estremità del settore circolare.
Rotella inchiostratrice: è di alluminio, ha il diametro di 65
mm e la larghezza di 10 o 20 mm (generalmente si usa la rotella da 10
mm.
Manovella di regolazione della pressione di stampa: aziona una
molla che può far variare la forza lineare esercitata dalla rotella
contro il settore circolare. Questa forza è pari a 350 N / cm.
Indicatore di pressione.
Leva di avvicinamento: fa avvicinare o allontanare, rispetto al
settore circolare, il perno sul quale si applica la rotella
inchiostratrice.
Leva di disinnesto: libera il pendolo e ne permette la discesa
verso il basso.
Dispositivo di accelerazione a molla: con carte aventi una
buona resistenza allo strappo superficiale, la velocità massima
raggiunta dal settore circolare sotto l’azione del pendolo non è
sufficiente a produrre lo strappo. In questo caso si può aumentare la
velocità finale a circa 196 cm / s, o a 256 cm / s, applicando
all’apparecchio, al posto del pendolo, un dispositivo ausiliario di
accelerazione a molla.
Previo accordo fra le parti, è possibile usare le unità di stampa
del tipo A 2 o del tipo AC 2 e derivati, purché con rotelle da 10 o
20 mm. Entro i limiti di riproducibilità di questa prova, non vi sono
differenze significative nei risultati ottenuti con le varie unità di
stampa I.G.T.
Olii ed
inchiostri di strappo:
Olii standard I.G.T. per prove di strappo. Ne esistono tre tipi:
bassa viscosità: media viscosità: alta viscosità. Nei limiti del
possibile, si usi olio a media viscosità. In tutti i casi, le parti
devono concordare il tipo di olio da usare.
Inchiostri di prova. Sono forniti a cura di alcune case
produttrici di inchiostri, in serie comprendenti più inchiostri a
tiro progressivamente crescente. La scelta del tipo di inchiostro deve
essere concordata fra le parti.
Sempre previo accordo fra le parti, è possibile impiegare inchiostri
del commercio. Se questi sono del tipo a rapido essiccamento, è
necessario operare con rapidità tale da evitare che l’inchiostro
essicchi sulla rotella prima della stampa.
Campionamento e
preparazione delle provette:
Si effettua il campionamento secondo quanto prescritto nel metodo campionamento
della carta e del cartone per le prove, oppure secondo il metodo
campionamento dei prodotti cartotecnici.
Si condiziona il
campione in ambiente conforme a quanto prescritto nel metodo di
condizionamento della carta e del cartone per le prove.
Dal campione si ricavano non meno di 5 strisce per ogni lato della
direzione longitudinale e altrettante nella direzione trasversale. Le
strisce devono essere larghe non meno di 20 mm ed essere lunghe alcuni
centimetri in più rispetto al settore circolare.
Condizioni
e procedimento di prova:
Si effettua la prova nelle condizioni di temperatura e di umidità
relativa prescritte nel metodo di condizionamento della carta e del
cartone per le prove. Gli oli od inchiostri di prova devono essere
rimasti nell’ambiente per un tempo sufficiente a far loro acquistare
la temperatura dello stesso.
Si verifica che il
rivestimento sia ben teso.
Si regola la forza
lineare della rotella sul rivestimento del settore circolare in modo
che essa sia pari a 350 N/cm (circa 35 kg /cm).
Se l’apparecchio
A 1 (o A 2) è munito del dispositivo di accelerazione, oppure si usa
l’apparecchio di tipo AC 2, si regola l’apparecchio al valore
stabilito per la velocità crescente. Questo valore deve essere
concordato fra le parti.
Si distribuisce,
con la micropipetta, 1 cm3 di olio o di inchiostro lungo
tutta la superficie del rullo macinatore dell’unità di
inchiostrazione, mentre questa è già in movimento. La macinazione
deve durare almeno 10 minuti.
Si poggia la
rotella inchiostratrice sul rullo macinatore e si lascia durante 90 s.
Si applica la striscia di prova sul settore circolare, serrandone
l’estremità nel morsetto e allineandola bene con il rivestimento.
Si porta il settore
circolare nella posizione di partenza.
Si applica la
rotella inchiostrata al perno dell’unità di stampa, mentre esso è
distanziato dal settore, quindi si porta la rotella a contatto della
striscia, agendo sul dispositivo di avvicinamento.
Si effettua la
stampa della striscia a velocità crescente.
Si toglie la
striscia stampata e si predispone l’apparecchio per la prova
successiva.
Quando, in
conseguenza dei prelievi effettuati inchiostrando la rotella, la
quantità di inchiostro applicato inizialmente all’unità
d’inchiostrazione è diminuita del 5 %, si aggiunge sul rullo
macinatore una quantità d’inchiostro pari a quella asportata (per
la rotella da 10 mm, 0,065 cm3 ogni 4 prelievi; per la
rotella da 20 mm, 0,065 cm3 ogni due prelievi.
Determinazione
dello strappo superficiale:
Si stabilisce il
punto d’inizio della stampa segnando il centro dell’area di
contatto iniziale, rappresentata da una fascia di linee più scure di
circa 5 mm di larghezza.
L’inizio dello strappo è costituito dal primo segno visibile di
sollevamento o di distacco della superficie stampata, visto con un
adatto ingrandimento (x 10) e sotto illuminazione obliqua; ma gli
strappi che non alterino la continuità della superficie, cioè
isolati e separati dall’area principale dello strappo, vengono
trascurati perché non sono caratteristici. In altre parole, gli
strappi e le vescicazioni di lieve entità, che sovente si constatano
prima di un susseguirsi di difetti più manifesti dello stesso genere,
non vengono considerati.
Si misura la distanza a cui avviene il primo strappo o sollevamento e
si legge, sull’asse verticale del diagramma di cui è corredato
l’apparecchio, o sulla tabella che lo sostituisce, la velocità di
strappo corrisponde, in centimetri al secondo.
Si annota il tipo di strappo che si osserva, cioè:
__ vescicazione;
__ strappo di fibre
(singole fibre o aggregati di fibre);
__strappo di patina
(particelle o frammenti di patina);
__strappo del
supporto.
Calcolo
ed espressione dei risultati:
Si calcola la media
dei valori di velocità di strappo, separatamente per ciascun lato e
per ciascuna direzione di fabbricazione, con l’approssimazione di 5
cm / s.
Qualora la prova sia stata fatta con un olio e le parti lo ritengono
opportuno, si calcola il prodotto VVP (Viscosity Velocity Product),
cioè il prodotto della velocità di strappo in centimetri al secondo
per la viscosità dell’olio in kilopoise.
Resoconto della prova:
Nel resoconto della prova si riportano:
__ il valore medio
della misure effettuate, espresso in centimetri al secondo;
__ il lato e la
direzione della fabbricazione cui si riferiscono le misure;
__ il numero delle
misure effettuate;
__ la descrizione
del tipo di strappo osservato;
__ il tipo di
apparecchio usato e, nel caso dei modelli A 1 e A 2 , se
l’accelerazione è stata ottenuta per gravità o con il dispositivo
a molla;
__ il tipo di
rivestimento usato;
__ la larghezza
della rotella usata;
__ il tipo di olio
o di inchiostro usato;
__ se si è usato
il tipo di accelerazione o l’apparecchio AC 2, qual è la velocità
massima raggiunta dal settore circolare;
__ le eventuali
modifiche a quanto prescritto nel presente metodo.
Nota:
Il rivestimento di telo gommato e quello di strisce di carta sono
forniti dalla casa costruttrice dell’apparecchio, oppure devono
essere di qualità che garantisce lo stesso comportamento. Per le
prove su carte per la stampa in offset, si consiglia il rivestimento
di telo gommato.
Strappo
a secco:
E’
l’inconveniente dello strappo provocato dalla stampa in assenza di
acqua.
Strappo umido:
E’
l’inconveniente dello strappo provocato dalla stampa in presenza di
acqua. Lo strappo a umido deriva dalla perdita di resistenza
superficiale dovuta all’indurimento della superficie del foglio
prime della stampa.
Strappo di fibre:
E’ un difetto
della superficie che si può manifestare in una delle due seguenti
forme: innalzamento delle fibre senza la loro asportazione, o la
totale asportazione delle fibre singole o di un insieme di fibre.
Strappo di patina:
E’ un difetto
della superficie della carta patinata, che si può manifestare in una
delle due seguenti forme: sollevamento di particelle di patina o
frammenti di essa senza asportazione, o totale asportazione di
particelle singole di patina o di frammenti.
Strappo per vescicamento:
E’ la
delaminazione parziale di porzioni di strati di carta sotto la
superficie stampata, che si manifestano come aree di forma arrotondata
od ovale a somiglianza di vesciche.
Strappo con delaminazione:
E’ un difetto che
consiste in una asportazione ininterrotta della superficie della carta.
Sfregamento a umido:
E’ un difetto
degli strati superficiali della carta (specialmente del pigmento della
patina), che si manifesta sfregando la carta contro una superficie
umida.
Accumulo di materiale:
E’
l’accumularsi di pigmenti (inchiostro o carta) e / o fibre sulla
forma o sul telo gommato, in quantità sufficiente ad influenzare la
qualità della stampa.
Spolvero di fibre:
E’
l’asportazione di materiale fibroso non legato alla superficie della
carta durante il processo di stampa.
Spolvero di pigmenti minerali
E’
l’asportazione di pigmenti non ancorati alla superficie della carta
durante il processo di stampa.
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